Vuoi un software per il mentoring? ecco come sceglierlo

mentoring software
Pubblicato da: Daniela Belotti Categoria: Mentoring, Software tag:

Se stai pensando ad un percorso di mentoring nella tua organizzazione ti starai rendendo conto che richiede un gran lavoro di squadra perché abbia successo.

Hai già progettato il percorso in base ai tuoi obiettivi, definito il target delle persone da coinvolgere, studiato i contenuti della formazione e la comunicazione agli stakeholders

devi solo farlo partire!

Stai pensando che ti basterà lanciarlo con un sensazionale evento di kick-off, virtuale naturalmente, covid-free.

E poi lasciarlo procedere nel tempo.

Sei sicuro/a?

Questo è uno dei principali errori in cui potresti incorrere.

  • Definire i criteri e formare le coppie

  • Stabilire gli obiettivi e monitorarli

  • Supervisionare lo sviluppo delle relazioni di mentorship

Sono i più importanti aspetti che richiederanno una tua presenza costante.

Ecco che arriva in tuo aiuto un software per il mentoring

E sì perché non sei solo/a.

Oltre a professionisti specializzati nel mentoring, oggi puoi avere anche il supporto di un software dedicato che può agevolare e rendere più efficace il tuo programma.

Per il mercato italiano è ancora una novità.

E allora come fare a scegliere tra le offerte internazionali di software per il mentoring che puoi trovare sul web?

 

Ci sono alcuni aspetti che devi valutare con attenzione per scegliere:

1.Configurazione flessibile

Il mentoring organizzativo è una metodologia straordinaria e può avere scopi diversi. Trasferimento delle conoscenze, retention, engagement, onboarding, allineamento durante le fusioni/acquisizioni sono solo alcuni degli obiettivi principali.

Per poterli realizzare devi assicurarti che il software che scegli possa supportare le tue esigenze attuali, ma anche essere adattabile alle esigenze future che potrebbero presentarsi man mano che il programma procede.

Il software che scegli deve prevedere un’ampia possibilità di formati e poterli eseguire contemporaneamente per assecondare i tuoi obiettivi .

Ecco alcune opzioni di mentoring di base da considerare:

  • tradizionale: mentor e mentee formano una relazione uno a uno che dura per tutto il percorso

  • situazionale: hai bisogno di organizzare sessioni con un mentore diverso, un tutor o un coach per affrontare un tema specifico. Questa modalità è ideale per la supervisione durante il percorso

  • circoli di mentoring: serve per fornire supporto e facilitare la condivisione su argomenti specifici tra mentor o mentee.

  • di gruppo: un singolo mentore guida contemporaneamente un gruppo di mentee in un confronto di crescita collaborativa

2.Scalabilità:

Il software che sceglierai deve essere scalabile ed adattarsi in corsa alle tue esigenze permettendoti di aggiungere partecipanti e modalità differenti se ne avrai necessità.

Ricordati dell’effetto a catena del mentoring e dei benefici che può portare se esteso alla maggior parte della popolazione aziendale.

3.Abbinamento :

Questa è una delle fasi più delicate del tuo programma di mentoring. Se non riesci a formare i migliori abbinamenti non creerai relazioni destinate a funzionare e a continuare nel tempo.

Puoi decidere di farlo manualmente, ma un software adatto deve offrirti la possibilità di selezionare le coppie possibili con un algoritmo e con una corrispondenza delle compatibilità testata per garantire il più alto potenziale di apprendimento. La scelta dei parametri di abbinamento deve essere flessibile ed adattabile al tuo programma.

Soprattutto se hai numeri importanti di coppie da formare il software ti consentirà di impostare i parametri e fare una prima selezione o anche tutto l’abbinamento automaticamente. Anche se sei tra coloro che ritengono che il contatto umano sia necessario per formare le coppie, il software può semplificare un primo screening tra le opzioni possibili. E poi oggi è ancora più difficile organizzare incontri multipli per fare le scelte.

4.Flussi di lavoro:

Adesso che hai formato tutte le coppie il percorso è avviato. Per evitare che mentor e mentee dopo un inizio brillante si lascino sopraffare dalla quotidianità degli impegni e perdano coinvolgimento del programma, è necessario guidarli nel loro percorso di crescita. Un buon software deve essere flessibile e adattarsi al tuo programma in maniera più o meno strutturata in base ai tuoi obiettivi e permetterti di intervenire in corsa.

Se poi ha anche una sezione di risorse per mettere a disposizione materiale di formazione ai partecipanti meglio ancora, e se potrai collegarli al flusso di lavoro hai fatto bingo.

5.Tutoring delle coppie :

Assicurarsi la possibilità si supervisionare i mentori e di seguire i singoli percorsi è uno degli aspetti di successo di un programma.

Per far questo è necessario che il software che sceglierai preveda incontri di gruppo, chat e forum.

6.Monitoraggio dei risultati :

Per valutare il successo del tuo programma avrai bisogno di impostare dei criteri di valutazione e poterli tracciare durante il percorso nel modo più facile possibile. Il tuo software  deve consentirti di avere una visione puntuale di come procede il programma e di intervenire immediatamente se ci fossero criticità.

La maggior parte delle organizzazioni tiene traccia solo degli aspetti qualitativi del programma, tipologia dei partecipanti, incontri eseguiti, soddisfazione dei partecipanti.

Oltre a questi aspetti base assicurati che il software che sceglierai ti consenta una reportistica più dettagliata sul raggiungimento degli obiettivi e un sistema di sondaggi incorporato per permetterti di valutare più facilmente se il livello di apprendimento è allineato all’apprendimento atteso.

7.La lingua :

Ebbene sì dobbiamo ammetterlo, non siamo tra i più poliglotti del mondo. La padronanza della lingua da parte degli italiani è fra le più basse d’Europa. Siamo 36esimi al mondo e 26esimi nel continente ( leggi qui ).

Quindi dovrai assicurarti di avere la versione italiana del software pronta per poter facilitare la partecipazione dei tuoi collaboratori. E se poi è prevista l’opzione di traduzione, meglio ancora per fare progetti internazionali in più lingue.

8.Fruizione da mobile:

Altro aspetto da considerare è che il software che sceglierai sia utilizzabile da ogni device.

Sappiamo bene come oggi tutti, ma soprattutto i millenials, usiamo i nostri smartphone e tablet in forma preferenziale per accedere ai social o ad ogni forma di comunicazione.

Questo renderà la fruizione del programma ottimale perché mentor e mentee potranno collegarsi in qualunque momento e in qualunque posto.

9.Strumenti di comunicazione integrati:

Soprattutto in un periodo come questo in cui è possibile che buona parte del tuo programma sia svolto a distanza, assicurati che il tuo software presenti la possibilità di interagire tra i partecipanti con email, chat, forum, video conferenze, webinar. La facilità di avere tutto quello che serve per il programma con un solo login senza dover passare ad altri strumenti renderà la fruizione più coinvolgente.

10.Supporto:

Ultimo ma non per importanza, assicurati di avere un partner che non sia solo fornitore del software, ma che sia in grado di assisterti durante la progettazione e la gestione del programma.

E se ne hai bisogno supportarti nella formazione dei mentor e mentee necessaria per il buon esito del percorso.

Questo  è  secondo noi  il decalogo di  un software per il mentoring.

Buona ricerca e se vorrai prendere in considerazione anche noi, è vero che siamo giovani, ma il nostro software è leader del mercato americano da anni e uno dei più completi che potrai trovare.

Contattaci per una dimostrazione gratuita del tuo software per il mentoring.

Daniela Belotti

Co-founder Bemymentor

Condividi questo post