Mentoring: una breve storia attraverso i secoli

Pubblicato da: Daniela Belotti Categoria: Mentoring

Mentoring: una breve storia.

Ulisse, re di Itaca, prima di partire per la guerra di Troia, decise di affidare il giovane figlio Telemaco ad una guida esperta che lo formasse a succedergli al trono. Scelse Mentore, figlio del compagno d’armi Alcino.
Mentore, pur essendo persona saggia ed esperta, fu poco efficace nel suo compito. Così la Dea Athena, sostenitrice di Ulisse, ne prese più volte le sembianze per dare un supporto maggiore al giovane senza rivelarsi .
La Dea stimola il giovane a seguire l’esempio del padre.
Coglie ogni occasione per fornirgli consigli e incoraggiarlo ad affrontare le sfide che gli si presentano.
Ecco quindi realizzarsi il primo rapporto di mentoring formale della storia ! Ulisse incarica un Mentore di affiancare un Mentee, Telemaco, per supportarlo nella sua crescita personale.

Anche Socrate nei sui Dialoghi stimola il suo discepolo attraverso continue domande a sviluppare una propria teoria eliminando via via le ipotesi contraddittorie.
Nel metodo socratico dunque il maestro non è colui che insegna una verità ma colui che accompagna alla scoperta, quindi un mentore.

Il primo mentoring della storia: Mentore e Telemaco
Il primo esempio di mentoring: Mentore e Telemaco

La presenza del mentoring continua nella storia:

cosa sono i guru dell’induismo, i rabbini dell’ebraismo se non i responsabili della crescita dei loro pupilli?

Anche nel caso degli Imperatori Cinesi nel 2300 a.c. la scelta del successore si indirizza ad una

 

persona meritevole non necessariamente ad un discendente di sangue. L’imperatore Yaho ritenendo che nessuno tra i sui 9 figli sarebbe stato in grado di succedergli, sceglie Shun un orfano di umili origini noto per la sua saggezza. E questi una volta imperatore fece da mentore al giovane Yu, avviando la dinastia Xia.

Ritroviamo un approccio simile nell’impero romano con le figure degli Imperatori Adottivi.
Scelti tra i migliori collaboratori erano accompagnati a sviluppare le competenze necessarie per gestire e governare con saggezza.
Più tardi nel basso medioevo ritroveremo la trasmissione della conoscenza delle arti all’interno della bottega. L’artigiano trasferisce all’apprendista i segreti e le regole della sua arte . Negli anni la figura del maestro mentore si modifica e si trasforma con la rivoluzione industriale in un rapporto professionale.
Il lavoratore più esperto forma tecnicamente il principiante, ma  l’individuazione del talento e il sostegno nel percorso di carriera restano alla base della relazione .

Il nome Mentore torna alla ribalta con il diffondersi di un romanzo “Les adventures de Témélaque” di Fénelon.
A scriverlo è l’Abate François de Salignac, precettore del Duca di Borgogna , giovane erede del Re Sole. E’ in quest’opera che la figura di Mentore assume un ruolo da protagonista nella formazione del futuro Re di Itaca. L’opera dell’Abate francese apre la strada ad una serie di operette educative tra il 700 e l’800 per la formazione dei giovani pupilli inglesi.
Così la parola Mentor viene cristallizzata anche nel dizionario inglese individuando una persona saggia e di fiducia che sia d’aiuto ad un giovane inesperto.

Differenze del mentoring tra America e Europa

Da quel momento si userà sempre la parola Mentore e si scriveranno trattati per descrivere le differenze che il mentoring andrà assumendo in America ed in Europa. E’ David Clutterback il primo a distinguere tra le due posizioni nel suo libro “Everyone needs a mentor”.
Lo sponsorship mentoring, più diffuso in Usa , in cui l’introduzione del mentee nel proprio network per agevolarne la carriera assume un’importanza fondamentale nella relazione.
Il developmental mentoring , partito dall’Europa, in cui scopo principale della relazione è accompagnare il mentee attraverso una evoluzione nella conoscenza e nel modo di pensare.

Numerosi sono poi gli esempi di relazioni di mentoring nella cinematografia : Il Professor Dumbledore con Harry Potter , Saul Berenson con Carrie Mathison ( Homeland), Morpheus con Neo ( Matrix), Ser Jorah Mormont con Daenerys Targaryen ( Game of Thrones) sono classiche relazioni in cui il mentore vuole il successo del mentee.

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Fonti:
Professional Mentors, Atti del seminario 2015-2016
Everyone needs a Mentor, D. Clutterbuck
The Mentoring Manual , J.Starr

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