Mentoring e politiche attive del lavoro

patto tra generazioni
Pubblicato da: bemymentor Categoria: Lavoro e mentoring

Può il Mentoring essere il propellente per le politiche attive del lavoro? 

In un periodo in cui l’employability, cioè la capacità delle persone di entrare e rimanere nel mondo del lavoro sta diventando un tema di welfare aziendale, mettere a sistema le competenze di manager esperti con le persone in cerca di lavoro è secondo noi una soluzione possibile.

Significa creare un patto intergenerazionale per la competitività e l’impiegabilità, in cui persone con esperienza manageriale accompagnino giovani e meno giovani in cerca di lavoro a trovare la loro strada, eventualmente anche avviando nuove attività imprenditoriali.

E i manager esperti che vantaggi ne avrebbero? 

Innanzi tutto di veder valorizzate le loro competenze, aspetto interessante anche nel caso in cui si trattasse di manager essi stessi temporaneamente fuoriusciti da un’azienda. Inoltre sarebbe un arricchimento personale e professionale, perché per svolgere il ruolo di mentore allenerebbero competenze complementari a quelle manageriali, sviluppando una “give back leadership” ormai necessaria per muoversi in un’organizzazione e saper coinvolgere il proprio team di lavoro.

E nel caso in cui entrassero in contatto con giovani innovatori,  la diversità di visione e di competenze porterebbe vantaggio ad entrambi.

Anche Federformazione ci ha chiesto un’opinione e abbiamo risposto.

Trovate l’articolo di Liana Astrologo, Co-founder di Bemymentor  qui

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